Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34522 del 5 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:34522PEN

Massima

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Il falso ideologico in atto pubblico commesso da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, mediante l'attestazione di fatti non corrispondenti al vero, integra un grave abuso di potere che lede la fede pubblica e la corretta amministrazione della giustizia. Tale condotta, caratterizzata da dolo e scaltrezza, è meritevole di severa condanna, non essendo sufficiente a giustificarla la mera invocazione di elementi favorevoli, come l'incensuratezza dell'imputato, atteso che il giudice può legittimamente fondare il diniego delle attenuanti generiche sulla prevalenza di un solo dato negativo, oggettivo o soggettivo, quale la gravità intrinseca del fatto e l'intensità del dolo. Inoltre, la simulazione di reato e la frode in danno di terzi, realizzate mediante la predisposizione di falsi atti pubblici, costituiscono gravi condotte fraudolente che denotano un elevato grado di pericolosità sociale e meritano una adeguata risposta sanzionatoria, non essendo sufficiente a escludere la responsabilità penale la mera circostanza che il danno patrimoniale subito dalla persona offesa sia stato di entità contenuta o che il prezzo pagato per l'acquisto del bene fosse congruo. Infine, la contraddittorietà e l'inattendibilità delle dichiarazioni rese dal teste a discarico non precludono la possibilità per il giudice di ritenere provata la responsabilità dell'imputato sulla base di altri elementi probatori, purché la motivazione in tal senso sia logica e adeguatamente argomentata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 7/6/2013 della Corte d'appello di L'Aquila;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per l'a.s.r. per il capo r) estinto per remissione di querela e inammissibilita' nel resto.

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