Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7398 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:7398SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio, ai sensi dell'art. 38 della legge n. 47/1985, sospende il procedimento sanzionatorio e impone all'amministrazione comunale di definire previamente il procedimento di sanatoria prima di adottare provvedimenti demolitivi o sanzionatori. L'amministrazione non può emettere un provvedimento sanzionatorio senza avere prima definito il procedimento scaturente dall'istanza di sanatoria, in ossequio ai principi di lealtà, coerenza, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, i quali impongono la previa definizione del procedimento di condono prima di assumere iniziative potenzialmente pregiudizievoli per lo stesso esito della sanatoria edilizia. Pertanto, qualora il privato abbia presentato una domanda di condono edilizio, l'amministrazione comunale non può procedere all'adozione di provvedimenti sanzionatori, come l'ordine di demolizione, senza prima aver definito il procedimento di sanatoria, essendo tenuta a valutare se le opere oggetto del provvedimento sanzionatorio rientrino o meno nell'ambito dell'istanza di condono presentata. In caso di inerzia dell'amministrazione nel fornire tali informazioni, il giudice amministrativo è legittimato a ritenere che la maggior parte delle opere contestate rientri nell'istanza di condono, con conseguente annullamento del provvedimento sanzionatorio e rinvio all'amministrazione per i successivi provvedimenti, fatta salva la possibilità di adottare ulteriori atti motivati nei confronti delle opere non oggetto di condono.

Sentenza completa

N. 06518/2006
REG.RIC.

N. 07398/2012 REG.PROV.COLL.

N. 06518/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6518 del 2006, proposto da
((omissis)) elettivamente domiciliata in Roma, via Po n. 45 presso lo studio legale ((omissis)) e rappresentata e difesa nel presente giudizio dall’avv. ((omissis))

contro

COMUNE DI NEMI, in persona del Sindaco p.t., elettivamente domiciliato in Roma, via ((omissis)) n. 14 presso lo studio dell’avv. ((omissis)) che lo rappresenta e difende nel presente giudizio

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 9 del 12/04/06 con cui il Comune di Nemi ha ordinato alla ricorrente di demolire le opere ivi indicate;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vis…

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