Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9730 del 5 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9730PEN

Massima

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Nei confronti di un soggetto raggiunto da ordinanza cautelare per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, anche dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 57 del 2013, continua ad applicarsi la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e quella assoluta di adeguatezza della custodia in carcere, di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., in quanto tale reato, pur essendo ontologicamente diverso dalla partecipazione all'associazione mafiosa, è comunque pienamente espressivo dei connotati di illiceità previsti dall'art. 416-bis c.p. e, pertanto, non rientra nell'ambito di applicazione della declaratoria di illegittimità costituzionale limitata ai soli reati aggravati ai sensi dell'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991. Pertanto, il giudice, pur dovendo riconoscere carattere relativo a tale presunzione, deve comunque verificare l'esistenza di nuovi elementi di prova sopravvenuti successivamente alla formazione del giudicato cautelare, idonei a dimostrare l'intervenuta rescissione del vincolo associativo, non potendo altrimenti superare la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI P. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 27/03/2014 del Tribunale del riesame di Messina;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 27 marzo 2014 il Tribunale …

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