Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14560 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:14560SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice amministrativo, preso atto della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, dichiara il ricorso improcedibile ai sensi dell'art. 35, comma 1 del Codice del processo amministrativo. Ciò in quanto, nelle more del giudizio, si è verificata una situazione di fatto del tutto nuova e sostitutiva rispetto a quella esistente al momento della proposizione del ricorso, tale da rendere certa e definitiva l'inutilità della sentenza per essere venuta meno, per la parte ricorrente, qualsiasi utilità, anche solo strumentale o morale comunque residua, della pronuncia giurisdizionale. Il giudice, in tali casi, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese legali in ragione del contegno processuale delle parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/07/2024

N. 14560/2024 REG.PROV.COLL.

N. 14408/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14408 del 2019, proposto da
Ilaria Turturiello, Emanuele Gallo, Gerardo Guariglia, Letizia Gallo, Maria Paola Paiano, Filippo Lentini, Giuseppe Bonomo, Mario D’Ambrosio, Sandro Rippa, Maria Cristina Gerardi, Antonio Preite, Alessia Sammarco, Marisabel Gaetani, Fausto Gubello, Francesco Bitonti, Federico Di Pietro, Giuseppe Falsone, rappresentati e difesi dall'avvocato Sirio Solidoro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca, Uff Scolastico Reg Abruzzo Uff III Ambito Terr per la Provincia dell…

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