Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 82 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:82SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo costituisce un provvedimento vincolato e non necessita di una motivazione aggiuntiva rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e all'individuazione e qualificazione degli abusi. La mera constatazione che le opere siano state eseguite in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire è sufficiente a giustificare l'ordine di demolizione, senza che sia necessaria l'individuazione di un ulteriore interesse pubblico idoneo a giustificare l'applicazione della misura ripristinatoria, neanche nel caso in cui sia intercorso un considerevole lasso di tempo fra la realizzazione dell'abuso e l'ingiunzione di demolizione. L'ordine di demolizione costituisce un atto dovuto e vincolato, che non richiede alcun bilanciamento fra l'interesse pubblico e quello privato. Pertanto, l'ordine di demolizione è legittimo anche in assenza di una motivazione aggiuntiva rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e all'individuazione e qualificazione degli abusi, essendo sufficiente la constatazione che le opere siano state realizzate in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire. Inoltre, la mancata concessione di tutela cautelare da parte del giudice amministrativo determina fisiologicamente l'obbligo di attuazione dell'azione repressiva e sanzionatoria, residuando, al più, al privato una tutela restitutoria e risarcitoria nell'ipotesi di definitivo accoglimento del ricorso avverso l'ingiunzione a demolire. Infine, la pendenza del giudizio sulla legittimità dell'ordine di demolizione non impedisce l'adozione del provvedimento irrogativo della sanzione per inottemperanza, essendo tale provvedimento sanzionatorio preceduto dalla notifica della ordinanza di demolizione, la cui impugnazione, in assenza di sospensione dell'efficacia disposta dal giudice amministrativo, non può incidere sullo sviluppo del procedimento sanzionatorio ad essa conseguente.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/01/2024

N. 00082/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02251/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2250 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da Giuseppe Guarino, rappresentato e difeso dall'avvocato Renato Labriola, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Giugliano in Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Gianluca Ciccarelli, con domicilio fisico eletto presso la sede comunale in Giugliano, al corso Campano n. 200 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

previa adozione di idonee m…

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