Il ricorso straordinario per cassazione è proponibile avverso i provvedimenti giurisdizionali emessi in forma di ordinanza o di decreto solo quando essi siano definitivi e abbiano carattere decisorio, ovvero siano in grado di incidere con efficacia di giudicato su situazioni soggettive di natura sostanziale. Pertanto, è inammissibile il ricorso straordinario per cassazione avverso l'ordinanza confermativa, in sede di reclamo ex art. 669 terdecies c.p.c., di un provvedimento d'urgenza, in quanto tale ordinanza ha gli stessi caratteri di provvisorietà e di non decisorietà tipici del provvedimento oggetto del reclamo, essendo inidonea ad incidere con efficacia di giudicato su posizioni soggettive di natura sostanziale. Ciò in quanto, anche nel sistema processuale delineatosi a seguito delle modifiche di cui al D.L. n. 35 del 2005, convertito con L. n. 80 del 2005, contro i provvedimenti urgenti anticipatori degli effetti della sentenza di merito, emessi ante causam ai sensi dell'art. 700 c.p.c., non è proponibile il ricorso straordinario per cassazione, ai sensi dell'art. 111 Cost., in quanto detti provvedimenti sono privi di stabilità e inidonei al giudicato, ancorché nessuna delle parti del procedimento cautelare abbia interesse ad iniziare l'azione di merito, avendo la tutela cautelare soddisfatto ogni esigenza del ricorrente e non avendo interesse il resistente a dedurre comunque l'inesistenza del diritto cautelato.