Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42329 del 6 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42329PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare la propria decisione di condanna penale sulle sole dichiarazioni della persona offesa, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza necessità di ulteriori riscontri probatori, purché la motivazione sia adeguata e logica nell'individuare le circostanze e le emergenze processuali determinanti per la formazione del convincimento. La valutazione della credibilità della persona offesa rappresenta una questione di fatto che non può essere sindacata in sede di legittimità, se non in presenza di manifeste contraddizioni, essendo sufficiente che il giudice evidenzi nella sentenza una ricostruzione dei fatti che conduca alla reiezione implicita delle deduzioni difensive senza lasciare spazio ad una valida alternativa. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è adeguatamente motivato con riferimento alla gravità oggettiva della condotta e alla negativa personalità del reo, senza necessità di un esame analitico di tutti i parametri indicati dall'art. 133 c.p., essendo sufficiente il richiamo a quelli ritenuti preponderanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/03/2015 della CORTE APP.SEZ.MINORENNI di
CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 13/05/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. GIUSEPPE CORASANITI, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Catania, sezione penale minori,…

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