Consiglio di Stato sentenza n. 537 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:537SENT

Massima

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L'amministrazione pubblica ha l'obbligo giuridico di porre fine all'occupazione sine titulo di un bene privato, adeguando la situazione di fatto a quella di diritto, attraverso l'adozione di un provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001. Tale obbligo sussiste anche quando il privato proprietario abbia già avviato una procedura di cessione volontaria del bene, purché questa non si sia conclusa con la stipula dell'atto definitivo di trasferimento. L'amministrazione, tuttavia, prima di procedere all'acquisizione sanante, deve verificare la possibilità di concludere la cessione volontaria, valutando comparativamente gli interessi pubblici e privati in gioco, e può adottare il provvedimento di acquisizione solo quando tale soluzione non sia ragionevolmente praticabile. Pertanto, il silenzio serbato dall'amministrazione sull'istanza del privato volta all'adozione del provvedimento di acquisizione sanante non è illegittimo, qualora l'amministrazione abbia comunque dato riscontro all'istanza, anche se in modo implicito, manifestando la volontà di concludere la cessione volontaria già avviata. In tal caso, l'amministrazione non è obbligata ad adottare il provvedimento di acquisizione sanante, rientrando tale scelta nell'ambito della sua discrezionalità, purché sia adeguatamente motivata sulla base di una ponderazione degli interessi pubblici e privati coinvolti.

Sentenza completa

N. 01851/2015
REG.RIC.

N. 00537/2016REG.PROV.COLL.

N. 01851/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1851 del 2015, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), Amm.((omissis)).Ticozzelli A. ((omissis)) M.F., tutti rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale G. Mazzini N.123 Int.18;

contro

Comune di Magenta, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 24;

per la riforma

della sentenza…

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