Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 8636 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:8636SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso avverso il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, afferma che l'interesse pubblico alla rimozione degli illeciti edilizi e al ripristino della legalità violata prevale anche quando la sanzione demolitoria sia adottata a distanza di tempo dall'esecuzione delle opere. Ciò in quanto le opere realizzate in assenza di titolo abilitativo, in quanto modificative della sagoma dell'edificio, devono essere sanzionate mediante demolizione, a prescindere dal tempo trascorso dalla loro realizzazione e dal legittimo affidamento maturato dal proprietario. Il principio di diritto enunciato è che l'interesse pubblico alla legalità urbanistica e all'integrità del territorio prevale sulle posizioni soggettive del privato, anche quando l'abuso sia stato realizzato in epoca remota e il proprietario abbia confidato nella sua tolleranza. La massima giuridica che ne deriva è che l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, anche se realizzate in epoca remota, è legittimo in quanto l'interesse pubblico alla rimozione degli illeciti edilizi e al ripristino della legalità urbanistica prevale sul legittimo affidamento del proprietario, non potendo quest'ultimo invocare la tolleranza dell'amministrazione per sottrarsi alla sanzione demolitoria. Tale principio si fonda sulla preminenza dell'interesse pubblico alla tutela del territorio e dell'ambiente costruito rispetto alle posizioni soggettive dei privati, in attuazione dei principi di legalità e di buona amministrazione. La demolizione costituisce pertanto la sanzione necessaria e proporzionata per la rimozione degli abusi edilizi, a prescindere dal tempo trascorso dalla loro realizzazione e dal legittimo affidamento maturato dal proprietario.

Sentenza completa

N. 07022/2015
REG.RIC.

N. 08636/2015 REG.PROV.COLL.

N. 07022/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 7022 del 2015, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), Andrea C. Maggisano, con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, Via G. Bettolo N. 9;

contro

Roma Capitale - Municipio III, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

del provvedimento dirigenziale di rimozione o demolizione di opere abusive n. 336/2015 del 25.2.2015.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Roma Capital…

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