Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28595 del 6 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28595PEN

Massima

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Il provvedimento di sequestro probatorio deve essere adeguatamente motivato, indicando le specifiche finalità probatorie che giustificano la misura cautelare reale. L'assenza di una motivazione che espliciti le ragioni del sequestro, anche se implicitamente desumibili da altri atti, determina l'illegittimità del provvedimento e la conseguente restituzione dei beni all'avente diritto. Tuttavia, il vizio di motivazione non può essere dedotto con il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di riesame, essendo ammissibile solo la deduzione di violazione di legge. Inoltre, il ricorso per cassazione deve indicare specificamente le ragioni per le quali si contesta la proprietà dei beni sottoposti a sequestro, non essendo sufficiente una generica deduzione in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 369/2014 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 11/12/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Galasso Aurelio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con provvedimento in data 10 dicembre 2014 il Tribunale del Riesame di…

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