Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24767 del 11 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24767PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) può essere provato anche attraverso le dichiarazioni convergenti di collaboratori di giustizia, purché sorrette da riscontri esterni individualizzanti che confermino il ruolo e il contributo del singolo imputato nell'ambito dell'organizzazione criminale. Tali riscontri possono emergere da elementi oggettivi, come il ritrovamento del nome dell'imputato in liste o documenti riconducibili all'associazione, ovvero da dichiarazioni di terzi testimoni che riferiscano fatti e circostanze idonei a corroborare il narrato dei collaboratori. La mancata menzione di un nominativo in una lista non costituisce di per sé elemento sufficiente a escludere la partecipazione dell'imputato all'associazione, dovendosi valutare il complessivo quadro probatorio. La valutazione della credibilità dei collaboratori di giustizia e dell'attendibilità delle loro dichiarazioni rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione logica e immune da vizi. Analogamente, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, la cui decisione non è censurabile in cassazione se non in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Il divieto di bis in idem non opera quando le condotte contestate si riferiscono a periodi successivi a quelli coperti da precedente condanna, essendo in tal caso configurabile un nuovo reato autonomo. Infine, l'omessa applicazione di una circostanza aggravante non determina un vizio della sentenza quando la pena inflitta risulti comunque inferiore al minimo edittale previsto per il reato base.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza 26/5/2014 della Corte d'appello di Napoli, 6 sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;

udito l'av…

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