Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1 del 2 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:1PEN

Massima

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Il sequestro probatorio disposto dal pubblico ministero è legittimo se sussiste il fumus commissi delicti e il nesso di pertinenzialità tra il bene sequestrato e il reato ipotizzato, purché il decreto di sequestro contenga una motivazione specifica che indichi gli elementi di fatto e di diritto posti a fondamento del provvedimento. In sede di opposizione al decreto di rigetto della richiesta di restituzione delle cose sequestrate, il giudice può valutare esclusivamente la permanenza della necessità di mantenere il sequestro ai fini probatori, senza poter sindacare la legittimità del provvedimento di sequestro, che può essere contestata solo attraverso la richiesta di riesame. Il ricorrente che impugni l'ordinanza di rigetto della richiesta di restituzione, lamentando vizi del decreto di sequestro, vede dichiarare inammissibile il proprio ricorso, con condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. TAVASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 06/04/2007 GIP TRIBUNALE di CALTAGIRONE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TAVASSI ((omissis));

Viste le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, Dott. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO E MOTIVI DELLA DECISIONE

Con decreto di perquisizione del 16.11.06 il PM della Procura dell…

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