Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5748 del 6 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5748PEN

Massima

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Il concorso nel reato di accesso abusivo a sistema informatico e frode informatica si configura anche quando il concorrente, pur non avendo materialmente realizzato l'intrusione nel sistema informatico, abbia comunque contribuito in modo attivo alla consumazione del reato, predisponendo gli strumenti necessari per la ricezione delle somme indebitamente prelevate dal conto della vittima, come l'apertura di un conto corrente utilizzando i propri documenti di identità e codice fiscale. In tali casi, la prova dell'elemento soggettivo del reato può essere desunta dalle concrete circostanze che hanno connotato l'azione, senza necessità di una confessione, purché tali elementi siano idonei a dimostrare implicitamente la volontà di concorrere nella commissione del fatto illecito. Inoltre, la responsabilità civile dell'ente gestore del servizio informatico violato non può essere fatta valere ai sensi dell'art. 185 c.p., in quanto tale ipotesi di responsabilità presuppone la presenza di un imputato del cui fatto l'ente debba rispondere per legge, mentre nel caso di responsabilità diretta dell'ente per inadeguatezza delle misure di sicurezza adottate, la relativa azione risarcitoria segue le regole della responsabilità per attività pericolose di cui all'art. 2050 c.c.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO P. - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO U - rel. Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittor - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4947/2013 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 10/07/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/09/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;
Udito, per la parte civile, l'Avv. Sebastiano (Ndr: testo originale non comprensibile) …

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