Il Comune, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può revocare una concessione di spazio acqueo in prossimità di rive pubbliche quando la presenza dell'imbarcazione concessionaria ostacoli l'agevole ormeggio di altre imbarcazioni, in violazione dell'obbligo di garantire uno spazio libero sufficiente per l'ormeggio di un'imbarcazione di 12 metri, ai sensi dell'art. 4, commi 9 e 12, del Regolamento per la circolazione acquea. Tale revoca è legittima e ragionevole, in quanto volta a soddisfare l'interesse pubblico alla fruibilità in sicurezza delle rive pubbliche da parte della collettività, a seguito di un adeguato bilanciamento con gli interessi privati coinvolti, anche mediante l'offerta di uno spazio acqueo alternativo. La scelta dell'Amministrazione di rimuovere l'imbarcazione concessionaria, anziché quella di terzi che parimenti occupa lo spazio antistante un altro approdo, non è illogica né irragionevole, in quanto l'ostacolo all'ormeggio riguarda entrambi gli approdi. L'accertamento della situazione di fatto, effettuato dall'Amministrazione in sede istruttoria, costituisce adeguato presupposto per l'adozione del provvedimento di revoca, anche in presenza di un precedente verbale di Polizia Municipale che non aveva rilevato l'inagibilità degli approdi, atteso che tale verbale non esclude la difficoltà di ormeggio determinata dalla presenza dell'imbarcazione concessionaria.