Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34885 del 27 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34885PEN

Massima

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Il reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ex art. 73 D.P.R. 309/1990 e il reato di spaccio della medesima sostanza, posti in essere dal medesimo soggetto e aventi ad oggetto la stessa sostanza stupefacente, devono essere considerati come un'unica fattispecie plurioffensiva, con conseguente assorbimento della condotta di spaccio in quella di detenzione, a condizione che tra le due condotte non vi sia una apprezzabile soluzione di continuità temporale e che esse risultino contestuali. Pertanto, il concorso formale di reati può essere escluso quando un unico fatto concreto integri contestualmente più azioni tipiche alternative previste dalla medesima norma incriminatrice, senza che vi sia tra le dette condotte una apprezzabile soluzione di continuità, a condizione che esse siano poste in essere dal medesimo soggetto ed abbiano come oggetto materiale la stessa sostanza stupefacente. Diversamente, qualora all'acquisto di stupefacente a fini di vendita segua consecutivamente la vendita di tutta (o parte della) sostanza stupefacente, senza che assuma rilievo la brevità del tempo intercorso tra le due condotte, può configurarsi il concorso formale di reati, purché risulti adeguatamente motivata l'impossibilità di ritenere le condotte contestuali e prive di apprezzabile soluzione di continuità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - est. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AS. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 22 febbraio 2010 dalla Corte di Appello di Napoli;

udita nella udienza pubblica del 7 aprile 2011 la relazione fatta dal Consigliere Dr. Renato GRILLO;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. SALZANO Francesco che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente al punto del concorso del reato;

udito il difensore del ricorrente nella persona dell'Av…

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