Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47057 del 26 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:47057PEN

Massima

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Il metodo mafioso, caratterizzato da violenza e minaccia, è sufficiente per l'integrazione dell'aggravante di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991, anche in assenza di una formale appartenenza dell'agente a un'associazione di tipo mafioso, purché la condotta sia finalizzata ad agevolare l'attività di tali sodalizi criminosi. La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, necessari per l'applicazione di una misura cautelare, può essere desunta anche dalle dichiarazioni convergenti di più collaboratori di giustizia, debitamente riscontrate, senza che assuma rilievo decisivo l'eventuale dichiarazione di estraneità della persona offesa. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato, il giudice può legittimamente fare riferimento alla presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., purché tale presunzione sia adeguatamente motivata in relazione alle specifiche esigenze cautelari, senza che sia necessario un automatismo applicativo. La motivazione del provvedimento cautelare deve esporre in modo congruo e logico le ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato, senza incorrere in evidenti illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1615/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 11/03/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE DOMENICO;

Udita il Sostituto Procuratore Generale Dott. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'annullamento con rinvio in ordine alla adeguatezza della misura e per il rigetto nel resto;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

1.1) - Il GIP press…

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