Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 35509 del 16 settembre 2003

ECLI:IT:CASS:2003:35509PEN

Massima

Massima ufficiale
Non è manifestamente infondata, in riferimento all'art. 3 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 673 cod. proc. pen., nella parte in cui non prevede la possibilità per il giudice dell'esecuzione di valutare l'applicazione del beneficio della sospensione condizionale della pena in sede di revoca, per effetto della abrogazione della norma incriminatrice, di sentenze di condanna già considerate preclusive della concessione del beneficio in relazione ad una successiva sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE I PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: MARIO SOSSI - PRESIDENTE GIANVITTORE FABBRI - CONSIGLIERE EDOARDO FAZZIOLI - CONSIGLIERE EMILIO GIRONI - CONSIGLIERE Rel. est. FRANCANTONIO GRANERO - CONSIGLIERE ha pronunciato la seguente ORDINANZA sul ricorso proposto da: An. Ca. n. Mo. (Pa) il (...) avverso ord. 30.04.2002 C.A. PALERMO Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso, Udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. Gironi LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE - I SEZ. PENALE Vista l'ordinanza 30.4.2002 della Corte di appello di Palermo in funzione di giudice dell'esecuzione, che ha revocato per abolitio criminis, ex art. 673 c. p.p., le sentenze di condanna per emissione di assegni senza provvista pronunciate nei confronti di An. Ca., già unificate per continuazione in sede esecutiva con or…

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