Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2125 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:2125SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile da industriale a residenziale, anche se avvenuto senza la realizzazione di opere edilizie (c.d. variazione funzionale), comporta comunque una modifica del carico urbanistico e richiede pertanto il previo ottenimento di un idoneo titolo abilitativo, non essendo sufficiente la mera comunicazione all'amministrazione comunale. Tale mutamento, se realizzato in difformità dalla disciplina urbanistica vigente all'epoca, integra una "variazione essenziale" ai sensi dell'art. 32, comma 1, d.p.r. 380/2001, sanzionabile con l'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, a prescindere dalla successiva modifica della pianificazione urbanistica che abbia reso astrattamente ammissibile la destinazione residenziale. Infatti, il requisito della "doppia conformità" dell'intervento edilizio, sia alla disciplina urbanistica vigente al momento della sua realizzazione che a quella in vigore al momento della richiesta di sanatoria, costituisce un principio inderogabile, non superabile nemmeno in via interpretativa, in quanto espressione dei principi di legalità dell'azione amministrativa e di tipicità e nominatività dei poteri esercitati dalla pubblica amministrazione. Pertanto, l'ordine di ripristino della destinazione d'uso industriale impartito dal Comune nei confronti dell'immobile oggetto di mutamento funzionale non conforme alla pianificazione urbanistica all'epoca vigente risulta legittimo e non può essere annullato, a prescindere dalla successiva modifica della disciplina pianificatoria che abbia ammesso la destinazione residenziale.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/10/2021

N. 02125/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01415/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1415 del 2013, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio ‘fisico’ presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Milano, Via Cadore, 36;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio ‘fisico’ in Milano, Via della Guastalla, 6, presso la sede dell’Avvocatura comunale;

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