Consiglio di Stato sentenza n. 10271 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10271SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato il principio secondo cui l'amministrazione comunale è legittimata ad adottare provvedimenti repressivi di opere edilizie abusive, anche in pendenza di una precedente istanza di condono edilizio, qualora le opere oggetto del provvedimento sanzionatorio siano diverse e ulteriori rispetto a quelle indicate nella domanda di sanatoria. Ciò in quanto il condono edilizio non può essere invocato per sanare interventi edilizi diversi e successivi rispetto a quelli originariamente oggetto della relativa istanza, essendo necessario che vi sia una corrispondenza tra le opere abusive realizzate e quelle per le quali è stata presentata la domanda di sanatoria. Inoltre, il Consiglio di Stato ha precisato che il manufatto oggetto degli interventi abusivi, ricadendo in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, non può essere sanato ai sensi dell'art. 167 del d.lgs. n. 42/2004, in quanto gli interventi realizzati comportano un aumento volumetrico che modifica lo stato dei luoghi. Pertanto, l'amministrazione comunale è legittimata ad adottare provvedimenti repressivi, quali l'ordinanza di demolizione, anche in presenza di una precedente istanza di condono edilizio, qualora le opere abusive siano diverse da quelle oggetto della domanda di sanatoria e, inoltre, incidano su aree sottoposte a vincolo paesaggistico.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/11/2023

N. 10271/2023REG.PROV.COLL.

N. 09197/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9197 del 2017, proposto da
Comune di Praia A Mare, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Cons. di Stato, Segreteria in Roma, piazza Capo di Ferro 13;

contro

((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma,;
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
((omissis)), non costituito in giudizio;

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