Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19621 del 24 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19621PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, ai sensi del D.P.R. n. 309 del 1990, art. 74, richiede, oltre all'accertamento dell'esistenza dell'associazione, la verifica del ruolo svolto dal soggetto e delle modalità delle sue azioni, tali da porre in rilievo la sussistenza di un vincolo continuativo tra il medesimo e l'associazione, la consapevolezza del primo di far parte della seconda e di fornire un valido apporto al perseguimento del programma criminale duraturo, per la cui realizzazione è richiesta la predisposizione di una struttura, anche rudimentale, con i mezzi necessari per il perseguimento delle finalità illecite. A tal fine, assumono rilevanza probatoria gli elementi indiziari che dimostrino la partecipazione dell'indagato a specifiche operazioni programmate e realizzate in accordo con gli altri associati, anche attraverso l'utilizzo di linguaggio criptico e di accorgimenti dissimulativi, nonché la sua disponibilità a fornire un contributo operativo e di copertura, sfruttando eventualmente la propria appartenenza alle forze dell'ordine. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in relazione alle condizioni soggettive dell'indagato, possono fondare un giudizio prognostico di elevata probabilità di colpevolezza, idoneo a giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale, senza che sia necessaria la prova della precisa distinzione dei ruoli all'interno dell'associazione o la dimostrazione della consapevolezza dell'indagato dell'esistenza di una struttura organizzativa articolata. Il controllo di legittimità sulla valutazione di tali elementi indiziari è limitato all'esame della congruità e logicità della motivazione, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa e, per il ricorrente, più adeguata valutazione delle risultanze delle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1434/2011 TRIBUNALE LIBERTA' di ROMA, del 20/05/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. GABRIELE MAZZOTTA, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con …

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