Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12199 del 1 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:12199PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, pur consentendo l'utilizzo di espressioni anche aspre e veementi, non può mai travalicare i limiti della continenza, trasformandosi in un mero attacco personale lesivo della dignità morale e intellettuale dell'avversario. Pertanto, l'attribuzione all'avversario politico di qualifiche e connotazioni fortemente infamanti e denigratorie, come quelle di "mascalzone", "delinquente abituale per tendenza" e meritevole di "andare in galera", eccede i confini del legittimo esercizio del diritto di critica, in quanto non funzionali al dibattito politico in corso ma volte a colpire gratuitamente la reputazione e l'integrità personale dell'offeso, anche attraverso l'utilizzo di termini tecnico-giuridici. Il limite della continenza è pertanto superato quando le espressioni utilizzate, pur inserite in un contesto di critica politica, travalicano la mera disapprovazione delle idee e dei comportamenti altrui per attingere alla sfera morale e personale dell'avversario, con affermazioni che non si risolvono in una critica, anche aspra, ma in una vera e propria aggressione verbale lesiva della sua dignità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/05/2021 del TRIBUNALE di ROVERETO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. RICCARDI GIUSEPPE, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), che si riporta sia al ricorso di …

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