Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8170 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:8170SENT

Massima

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Il potere di revoca di una concessione demaniale di occupazione di suolo pubblico, pur essendo connotato da ampia discrezionalità amministrativa, può essere legittimamente esercitato dall'Autorità competente qualora sopravvengano ragioni di pubblico interesse, come l'accertata inclusione dell'area concessa nella fascia di rispetto di un bene culturale vincolato, che impongano la tutela e la conservazione del patrimonio storico-artistico, prevalenti sull'interesse privato al mantenimento del titolo concessorio. L'Amministrazione, in tali casi, è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di revoca, illustrando le ragioni di pubblico interesse sottese all'esercizio del potere di autotutela, anche attraverso il coinvolgimento degli enti preposti alla tutela del bene culturale in un apposito procedimento istruttorio, senza che rilevi la circostanza per cui l'Amministrazione abbia fatto riferimento a dati e informazioni già in suo possesso al momento del rilascio della concessione, purché adeguatamente verificati e riscontrati. Il principio di tutela del legittimo affidamento del privato, in tali ipotesi, deve ritenersi recessivo rispetto all'interesse pubblico alla conservazione del patrimonio storico-artistico, debitamente ponderato e motivato dall'Amministrazione. Né assume rilievo, ai fini della legittimità del provvedimento di revoca, l'eventuale presenza di altri esercizi commerciali insistenti nella medesima fascia di rispetto, atteso che l'Amministrazione è tenuta a valutare la compatibilità di ciascuna occupazione di suolo pubblico con le esigenze di tutela del bene culturale, senza che possa invocarsi un principio di parità di trattamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2019

N. 08170/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01667/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1667 del 2018, proposto da
Gea Roma S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Giovanni Nicotera, n. 29;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Rosalda Rocchi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio in Roma, via del Tempio di Giove 21;
Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo, in perso…

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