Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18382 del 15 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18382PEN

Massima

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Il vincolo associativo richiesto per la configurazione del reato di associazione a delinquere ex art. 416 c.p. deve essere provato in modo rigoroso, attraverso elementi concreti e specifici che dimostrino l'esistenza di un programma criminoso comune, la stabilità del legame tra i partecipi e l'assegnazione di ruoli organizzativi e direttivi. La mera identità delle modalità esecutive dei singoli reati-fine, pur costituendo un indizio, non è di per sé sufficiente a provare l'esistenza di un vincolo associativo, essendo necessario un puntuale riscontro tra le condotte contestate a ciascun imputato e le concrete attività svolte nell'ambito del sodalizio. Inoltre, le dichiarazioni testimoniali relative a singoli episodi delittuosi non possono essere automaticamente estese a dimostrare l'operatività dell'associazione su tutto il territorio nazionale, dovendosi verificare la sussistenza di elementi probatori specifici per ciascuna posizione individuale. Infine, la prova dell'affiliazione di un singolo imputato non può fondarsi esclusivamente su intercettazioni relative a un episodio criminoso isolato, senza un'adeguata valutazione circa l'idoneità di tali elementi a dimostrare l'esistenza di un vincolo associativo e non soltanto di un accordo per la commissione di un reato determinato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosim - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 797 emessa in data 15 febbraio 2011 dalla Corte d'appello di Napoli.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione svolta dal consigliere dott. Cosimo D'Arrigo;

udito il …

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