Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 2097 del 2011

ECLI:IT:TARPA:2011:2097SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di secondo grado, come la revoca di un atto precedente, deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento al fine di consentire all'interessato di partecipare al procedimento e offrire il proprio apporto. L'omissione di tale comunicazione, salvo i casi in cui l'amministrazione dimostri che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso, determina l'illegittimità del provvedimento per violazione del principio del contraddittorio. Inoltre, il provvedimento di secondo grado, avente natura discrezionale, deve essere adeguatamente motivato, con particolare riferimento alle ragioni di interesse pubblico concreto ed attuale che giustificano l'adozione del provvedimento, non essendo sufficiente il mero ripristino della legalità. In mancanza di tali requisiti, il provvedimento è illegittimo e deve essere annullato, salva la possibilità per l'amministrazione di riesercitare il potere amministrativo nel rispetto delle garanzie procedimentali.

Sentenza completa

N. 02010/2011
REG.RIC.

N. 02097/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02010/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 c.p.a.;
sul ricorso numero di registro generale 2010 del 2011, proposto da:
De Francisci Roberto, rappresentato e difeso dall’avv. Riccardo Rotigliano, e con domicilio eletto presso lo studio del predetto legale in Palermo, via Nunzio Morello n. 20;

contro

Il Comune di Lampedusa e Linosa, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 227 del 25 agosto 2011 – e della relativa proposta – con la quale il dirigente dell’U.T.C. del Comune di Lampedusa e Linosa ha revocato l’autorizzazione al mutamento di destinazione d’uso (da…

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