Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24065 del 9 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:24065PEN

Massima

Massima ufficiale
Il reato di diffamazione è costituito dall'offesa alla reputazione di una persona determinata e non può essere, quindi, ravvisato nel caso in cui vengano pronunciate o scritte frasi offensive nei confronti di una o più persone appartenenti ad una categoria anche limitata se le persone cui le frasi si riferiscono non sono individuabili. (Fattispecie in cui la Corte ha escluso la configurabilità del reato in relazione a delle generiche affermazioni offensive, pronunciate nel corso di una trasmissione radiofonica, caratterizzate da preconcetti e luoghi comuni riferiti ad asserite caratteristiche degli abitanti di una zona del territorio nazionale).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. VITTORIO Enrico - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS), parte offesa nel procedimento;
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS), parte offesa nel procedimento;
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS), parte offesa nel procedimento;
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS), parte offesa nel procedimento c/;
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 1719/2015 GIP TRIBUNALE di VERONA, del 20/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. Paola FILIPPI, ha concluso …

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