Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2492 del 2016

ECLI:IT:TARCT:2016:2492SENT

Massima

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Il rilascio del permesso di soggiorno, a seguito di un provvedimento cautelare di sospensione, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente a proseguire il giudizio, comportando la dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse. In tali casi, l'Amministrazione resistente deve essere condannata al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente, in considerazione dell'esito positivo della fase cautelare e del successivo rilascio del permesso di soggiorno richiesto. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il rilascio del permesso di soggiorno, a seguito di un provvedimento cautelare di sospensione, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente a proseguire il giudizio, comportando la dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse. In tali casi, l'Amministrazione resistente deve essere condannata al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente, in considerazione dell'esito positivo della fase cautelare e del successivo rilascio del permesso di soggiorno richiesto. Questa massima giuridica si fonda sui seguenti elementi: 1. Il ricorso è stato proposto per l'annullamento del provvedimento di diniego del permesso di soggiorno. 2. Nel corso del giudizio, a seguito del remand contenuto nella pronuncia cautelare, l'Amministrazione ha rilasciato il permesso di soggiorno richiesto. 3. In assenza di contestazione da parte dell'Amministrazione resistente, la circostanza del rilascio del permesso di soggiorno determina il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente a coltivare ulteriormente il ricorso. 4. Nonostante il difetto di interesse, il Tribunale ha ritenuto di dover condannare l'Amministrazione resistente al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente, in considerazione dell'esito positivo della fase cautelare e del successivo rilascio del permesso di soggiorno. Pertanto, la massima giuridica sintetizza il principio di diritto secondo cui il rilascio del permesso di soggiorno, a seguito di un provvedimento cautelare di sospensione, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente a proseguire il giudizio, comportando la dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ma ciò non esime l'Amministrazione resistente dalla condanna al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente, in considerazione dell'esito positivo della fase cautelare e del successivo rilascio del permesso di soggiorno richiesto.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/10/2016

N. 02492/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02999/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2999 del 2012, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)) C.F. CNNCML73E50C342S, con domicilio eletto presso il suo studio in Catania, via Reggio, 9;

contro

Ministero dell'Interno, Sportello Unico per l'Immigrazione - Prefettura di Catania, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata in Catania, via Vecchia Ognina, 149;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. p-ct/l/n/2009/104171 dell'1/08/2012 dello Sportell…

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