Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1697 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:1697SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il diniego di condono edilizio e l'ordine di demolizione sono legittimi quando il preesistente immobile abbia subito incrementi planovolumetrici abusivi, accertati in sede di verificazione tecnica, tali da determinare un aumento significativo della volumetria originaria, anche a seguito di interventi di sostituzione della copertura e di tompagnatura di parti aperte. In tali casi, l'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso edilizio prevale sulle istanze di sanatoria, essendo l'esercizio del potere repressivo un atto dovuto per l'amministrazione. La massima giuridica che esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale è la seguente: Il diniego di condono edilizio e l'ordine di demolizione sono legittimi quando l'immobile abbia subito incrementi planovolumetrici abusivi, accertati in sede di verificazione tecnica, tali da determinare un aumento significativo della volumetria originaria, anche a seguito di interventi di sostituzione della copertura e di tompagnatura di parti aperte. In tali casi, l'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso edilizio prevale sulle istanze di sanatoria, essendo l'esercizio del potere repressivo un atto dovuto per l'amministrazione. Il diniego di condono edilizio e l'ordine di demolizione sono legittimi quando l'immobile abbia subito incrementi planovolumetrici abusivi, accertati in sede di verificazione tecnica, tali da determinare un aumento significativo della volumetria originaria, anche a seguito di interventi di sostituzione della copertura e di tompagnatura di parti aperte. In tali casi, l'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso edilizio prevale sulle istanze di sanatoria, essendo l'esercizio del potere repressivo un atto dovuto per l'amministrazione. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il diniego di condono, evidenziando gli elementi fattuali e giuridici che ostano all'accoglimento della domanda, senza che sia necessario un'istruttoria particolarmente approfondita, essendo sufficiente il riscontro di un incremento volumetrico abusivo, anche se non eccessivamente rilevante. La verifica tecnica disposta dal giudice amministrativo costituisce uno strumento idoneo ad accertare in modo puntuale la consistenza degli abusi edilizi, consentendo di superare eventuali contestazioni del privato e di giustificare pienamente il provvedimento sanzionatorio adottato dall'amministrazione.

Sentenza completa

N. 03618/2010
REG.RIC.

N. 01697/2012 REG.PROV.COLL.

N. 03618/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3618 del 2010, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Napoli, alla via S. Biscardi, 31;

contro

Comune di Afragola, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con le quali è domiciliato in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R., ai sensi dell’art.25, comma 1, c.p.a.;

per l'annullamento

del diniego di condono edilizio prot. n.2189/AT del 30.4.2010 e dell’ordinanza di demolizione n.67 del 27.5.2010.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l…

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