Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31465 del 26 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:31465PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso la sentenza di appello che aveva confermato la sua responsabilità penale per i reati di minacce aggravate e lesioni, ribadisce il principio per cui l'impugnazione proposta avverso i punti della sentenza riguardanti la responsabilità dell'imputato estende i suoi effetti anche agli altri punti che dipendono dai primi, fra i quali sono ricompresi quelli concernenti il risarcimento del danno in favore della parte civile. Pertanto, i vizi di motivazione della sentenza in ordine alla responsabilità dell'imputato sono rilevabili anche con riferimento alle statuizioni civili, con conseguente annullamento della sentenza ai soli effetti di queste ultime e rinvio al giudice civile competente per valore in grado di appello. Tuttavia, il ricorso è dichiarato inammissibile per genericità delle doglianze, in quanto le critiche del ricorrente si risolvono nella mera ripetizione di quanto già dedotto in appello, senza confrontarsi in modo specifico ed esaustivo con la motivazione della sentenza impugnata. La Corte di Cassazione, infatti, afferma che i motivi di ricorso per cassazione possono riprodurre totalmente o parzialmente quelli di appello, ma solo entro i limiti in cui ciò serva a documentare il vizio enunciato e dedotto con autonoma, specifica ed esaustiva argomentazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

 
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/02/2016 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LUIGI BARONE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Dott. GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe indicata la Corte d'appello di Perugia, in parziale riforma della sentenza em…

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