Il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per l'ampliamento di un immobile esistente, legittimamente realizzato in precedenza, deve essere valutato alla luce della disciplina di tutela paesaggistica, in particolare dell'art. 45, comma 3, lett. b1) delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale della Puglia, che consente la trasformazione di manufatti legittimamente esistenti per una volumetria aggiuntiva non superiore al 20%, purché l'intervento comporti la riqualificazione paesaggistica dei luoghi, non interrompa la continuità naturalistica della fascia costiera e garantisca il mantenimento, il recupero o il ripristino di tipologie, materiali e colori coerenti con i caratteri paesaggistici del contesto. L'amministrazione, nel rilasciare il parere paesaggistico, deve motivare adeguatamente le ragioni per cui ritiene che l'intervento proposto non sia conforme a tali prescrizioni, senza poter discostarsi da precedenti valutazioni positive espresse sulla medesima costruzione. La mancata o insufficiente motivazione del diniego dell'autorizzazione paesaggistica, in contrasto con precedenti pareri favorevoli, determina l'illegittimità del provvedimento.