Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3973 del 28 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:3973PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Sussiste la circostanza aggravante del nesso teleologico (art. 61 c.p., comma 1, n. 2) quando l'agente, subito dopo aver commesso il delitto di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p., per procurarsi l'impunità, provochi lesioni personali in danno di chi sia intervenuto in difesa della vittima della violenza sessuale, in quanto tale condotta è diretta a garantire l'impunità per il precedente reato sessuale, situazione parimenti contemplata dalla suddetta aggravante. La sussistenza di tale aggravante non richiede che le lesioni siano state il mezzo per realizzare la violenza sessuale, essendo sufficiente che siano state commesse al fine di assicurarsi l'impunità per il reato già consumato. Pertanto, l'aggravante è configurabile anche quando le lesioni siano state commesse in un momento successivo rispetto alla violenza sessuale, purché in un arco temporale ravvicinato e con la finalità di evitare le conseguenze penali del precedente reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/11/2017 della Corte d'appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CORBETTA Stefano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Giulio Romano, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'impugnata sentenza, la Corte d'appello di …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.