Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39043 del 16 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:39043PEN

Massima

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La riproduzione fotostatica di un documento originale, quando si presenta non come tale ma con l'apparenza di un documento originale atto a trarre in inganno, integra il reato di falsità materiale, a prescindere dalla circostanza che si tratti di una semplice fotocopia, in quanto ciò che rileva è l'idoneità della condotta a indurre in errore i terzi sulla genuinità del documento. Tale principio, consolidato in giurisprudenza, impone di valutare la condotta del soggetto agente non in base alla materiale riproduzione del documento, bensì in relazione all'attitudine della stessa a ingenerare una falsa percezione della realtà nei confronti dei destinatari, a prescindere dalla consapevolezza o meno dell'agente circa la natura fittizia del documento. Pertanto, il reato di falsità materiale sussiste anche quando il soggetto agisca in buona fede, essendo sufficiente l'oggettiva idoneità della condotta a trarre in inganno i terzi sulla genuinità del documento, a tutela dell'affidamento e della fede pubblica. Tale principio trova applicazione indipendentemente dalla natura del documento falsificato, dalla sua rilevanza giuridica o dalla finalità perseguita dall'agente, essendo il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice la pubblica fede, intesa come affidamento della collettività nell'autenticità e veridicità dei documenti circolanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ST. MA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 21/05/2008 TRIB. LIBERTA' di MESSINA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE RENATO LUIGI;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Giuseppe Febbraro che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Cangemi Domenico.

OSSERVA

Con l'impugnata ordinanza e' stato confermato in sede di riesame il sequestro probat…

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