Consiglio di Stato sentenza n. 5647 del 2008

ECLI:IT:CDS:2008:5647SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo di revoca della patente di guida, pur legittimamente adottato, può essere successivamente annullato dall'autorità competente, determinando la cessazione della materia del contendere nel giudizio promosso avverso il medesimo provvedimento. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare senza rinvio la sentenza di primo grado, compensando le spese del doppio grado di giudizio, in considerazione dell'esito favorevole per il ricorrente determinato dall'annullamento del provvedimento impugnato. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'Amministrazione, pur avendo legittimamente adottato un provvedimento di revoca della patente di guida, può successivamente annullare tale provvedimento, facendo venir meno l'oggetto del contendere nel giudizio promosso avverso di esso. In tale ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere e ad annullare senza rinvio la sentenza di primo grado, compensando le spese del doppio grado di giudizio, in considerazione dell'esito favorevole per il ricorrente determinato dall'annullamento del provvedimento impugnato. La massima esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolato, con una lunghezza di oltre 10 righe che consente di ricomprendere le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 6054/2003, proposto da Sa. Fr., rappresentato e difeso dall'avv. Fr. De Lu. e Do. So., elettivamente domiciliato in Roma, via An. Ca. n. (...), presso lo studio dell'avv. Ra. Gu.
contro
- il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro in carica, e la Prefettura di Vi. Va., in persona del Prefetto pro-tempore, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, con domicilio in via dei Por. n. (...), Ro.
per la riforma
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, sede di Catanzaro n. 924 dell'1 aprile 2003;
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno e della Prefettura di Vi. Va.;
Viste le memorie prodotte dalle parti …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.