Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 11348 del 14 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11348PEN

Massima

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L'omessa o errata indicazione degli elementi essenziali di un provvedimento cautelare, come il giudice che lo ha emesso o la data di emissione, non comporta di per sé l'inammissibilità dell'impugnazione, ma solo qualora tale omissione possa determinare incertezza nell'individuazione dell'atto impugnato. Pertanto, il giudice deve comunque verificare se, nonostante l'incompletezza formale, sia possibile identificare con certezza il provvedimento impugnato, tenendo conto di tutti gli elementi a disposizione, come il numero di registro generale e del giudice per le indagini preliminari, nonché le circostanze del caso concreto. Solo laddove permanga un'effettiva incertezza sull'atto impugnato, tale da pregiudicare il diritto di difesa, il giudice può dichiarare l'impugnazione inammissibile. In ogni caso, l'esigenza di rispettare i ristretti termini processuali previsti per il riesame impone un onere di precisione e diligenza nell'individuazione del provvedimento da parte dell'indagato e del suo difensore, al fine di consentire il corretto svolgimento del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BATTISTI Mariano - Presidente

Dott. MARINI Lionello - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. NOVARESE Francesco - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) HA. HA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 11/07/2007 TRIB. LIBERTA' di VENEZIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NOVARESE FRANCESCO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. SALZANO Francesco, che chiede dichiararsi inammissibile il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

HA. HA. ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale di Venezia in data 11 luglio 2007, in sede di …

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