Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25075 del 16 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25075PEN

Massima

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Il tentativo di furto aggravato è configurabile quando gli imputati, pur non essendo riusciti a portare a termine il reato di furto, hanno comunque posto in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a sottrarre il bene altrui, come il danneggiamento della recinzione e del cancello dell'area in cui si trovava il capannone da cui erano stati sottratti gli pneumatici. In tali casi, il giudice può determinare la pena per il reato tentato in modo diretto, senza operare la diminuzione sulla pena fissata per la corrispondente ipotesi di reato consumato, purché rispetti il vincolo normativo relativo al contenimento della riduzione della pena edittale prevista per il reato consumato da uno a due terzi. Il giudice non ha alcun potere di modificare l'imputazione, ma deve registrare l'avvenuta riqualificazione del fatto contestato, confermando la condanna per il reato di tentato furto aggravato. Inoltre, il giudice può legittimamente negare l'applicabilità dell'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto e della sospensione condizionale della pena, senza dover necessariamente fare riferimento a precedenti di polizia, purché fornisca adeguata motivazione sulla base di altri elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS), il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato in (OMISSIS), il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/7/2015 della Corte d'appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la …

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