Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35328 del 23 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35328PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati, ai sensi dell'art. 81 c.p., postula che l'agente si sia rappresentato e abbia unitariamente deliberato, almeno nelle loro linee essenziali, una serie di condotte criminose, e non si identifica con il mero programma di vita delinquenziale del reo, che esprime invece l'opzione dello stesso a favore della commissione di un numero non predeterminato di reati. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'applicabilità della continuazione, deve accertare l'esistenza di un disegno criminoso unitario, tenendo conto degli elementi differenziali tra i diversi reati commessi, come la diversità dei propositi criminosi, delle compagini sociali coinvolte e delle finalità perseguite, senza limitarsi a considerare meri elementi di connessione formale o occasionale tra i fatti. La motivazione del provvedimento che esclude la continuazione deve essere esauriente e immune da vizi logici e giuridici, essendo precluso al giudice di legittimità un sindacato che vada oltre la verifica del rispetto delle regole della logica e della conformità ai canoni legali nell'apprezzamento delle circostanze fattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/10/2020 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di BOLZANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUIGI FABRIZIO AUGUSTO MANCUSO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. Dr. Baldi Fulvio, Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con atto rivolto alla Corte di appello di Trento, Se…

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