Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24100 del 11 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:24100PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale del soggetto ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, deve tenere conto di tutti gli elementi di fatto rilevanti, ivi compresi quelli addotti dalla difesa a dimostrazione di una situazione lavorativa e reddituale regolare, senza limitarsi a considerazioni di carattere meramente formale o a informazioni sommarie, essendo necessaria un'adeguata e puntuale motivazione che dia conto dell'esame di tutte le risultanze istruttorie. Ciò in quanto il procedimento di prevenzione, pur avendo una propria autonomia rispetto al processo penale, richiede comunque un accertamento della pericolosità sociale del soggetto che non può prescindere da una valutazione complessiva della sua situazione personale e patrimoniale, senza che assumano rilievo determinante eventuali precedenti penali o giudiziari, specie se definiti con sanzioni interamente condonate. Il giudice di prevenzione, pertanto, è tenuto a motivare in modo esaustivo le ragioni per le quali ritiene di poter fondare il giudizio di pericolosità sociale su elementi diversi da quelli addotti dalla difesa a dimostrazione di una condizione di regolarità lavorativa e reddituale, senza poter trascurare tali elementi probatori in ossequio a un mero formalismo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto Presidente del 26/05/2 -

Dott. SIOTTO Maria C. Consigliere SENTE -

Dott. ZAMPETTI Umberto Consigliere N. 1 -

Dott. BONITO Francesco M.S. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. BRICCHETTI Renato Consigliere N. 4750/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. EU. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 31/01/2008 CORTE APPELLO di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. SALVI Giovanni, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

La Corte:

OSSERVA IN FATTO E IN DIRITTO

1. Ba. Eu. ricorre per Cass…

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