Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18965 del 20 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18965PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti di truffa in danno dei clienti di una società fallita, che acquistavano autovetture senza riceverne la consegna o ricevendole prive dei documenti di circolazione, sussiste anche qualora il metodo di vendita utilizzato, basato sul finanziamento degli acquirenti da parte di società operanti sul libero mercato, sia di per sé lecito, in quanto l'elemento soggettivo del reato associativo non richiede la finalità specifica di truffare i clienti, essendo sufficiente la volontà di associarsi per commettere una serie indeterminata di delitti, a prescindere dalla loro esatta qualificazione giuridica. Inoltre, la responsabilità per i reati di bancarotta fraudolenta può essere attribuita anche a coloro che, pur non rivestendo formalmente la carica di amministratori, abbiano di fatto svolto funzioni gestorie e direttive nell'ambito della società fallita, dimostrando una effettiva ingerenza nella sua amministrazione e gestione. Infine, il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena è adeguatamente motivato dalla gravità delle condotte e dalla negativa personalità degli imputati, evidenziata dalla loro pervicacia criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfre - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/11/2015 della CORTE APPELLO di MILANO visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;
uditi gli avv. (OMISSIS)…

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