Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10352 del 10 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10352PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La valutazione delle esigenze cautelari nei confronti di un indagato per reati associativi deve essere effettuata in modo individualizzato, tenendo conto della sua specifica posizione all'interno del sodalizio criminoso, della sua personalità e dei precedenti penali, nonché dell'effettiva cessazione della condotta illecita, senza che sia sufficiente il mero decorso del tempo dalla commissione dei fatti. Pertanto, il giudice può legittimamente escludere la sussistenza delle esigenze cautelari nei confronti di un indagato, pur in presenza di gravi indizi di colpevolezza, qualora ritenga che il suo allontanamento dai vertici dell'associazione e l'interruzione del suo ruolo di promotore abbiano neutralizzato il pericolo di reiterazione del reato, anche in assenza di una completa interruzione dell'attività criminosa da parte degli altri partecipi. Tale valutazione, fondata su una motivazione adeguata e non contraddittoria, non può essere censurata per il solo fatto che altri concorrenti nello stesso reato abbiano subito una diversa misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. MESSINI D'AGO. P. - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS A.M. - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. MONACO M. Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 12/05/2022 del TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Ferdinando LIGNOLA, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'ordinan…

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