Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37508 del 11 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:37508PEN

Massima

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Il falso documentale non integra il delitto impossibile di cui all'art. 49 c.p. quando, per l'accertamento della contraffazione, sia necessaria una verifica tecnica da parte degli organi competenti, non essendo sufficiente la mera riconoscibilità "ictu oculi" da parte di un uomo di comune esperienza. La sussistenza del reato di cui agli artt. 477 e 482 c.p. va valutata in relazione all'effettiva lesione del bene giuridico tutelato, sulla base di un'adeguata motivazione che tenga conto delle specifiche caratteristiche del documento contraffatto e delle risultanze probatorie. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, purché la stessa sia congruamente motivata in relazione ai criteri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo Mari - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 823/2010 CORTE APPELLO di LECCE, del 14/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che richiama i motivi del ricorso e…

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