Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36842 del 21 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36842PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La causa di non punibilità di cui all'art. 598 c.p., concernente la non punibilità delle offese contenute in scritti e discorsi pronunciati dinanzi alle Autorità giudiziarie e amministrative, non è applicabile qualora le espressioni offensive siano contenute in una memoria difensiva inviata ad autorità diverse dal legittimo contraddittore del procedimento, in quanto l'operatività dell'esimente - funzionale al libero esercizio del diritto di difesa - deve restare circoscritta all'ambito del giudizio ordinario od amministrativo nel corso del quale le offese siano proferite, a condizione che siano pertinenti all'oggetto della causa o del ricorso amministrativo. Tale esimente è applicabile unicamente alle espressioni offensive contenute in scritti difensivi inviati alle parti processuali attuali del giudizio ordinario o amministrativo al quale siano riferite, e non a soggetti diversi, quali i soggetti meramente "interessati" al giudizio ovvero gli appartenenti al personale di cancelleria. Inoltre, le espressioni offensive devono concernere, in modo diretto ed immediato, l'oggetto della controversia ed avere rilevanza funzionale per le argomentazioni poste a sostegno della tesi prospettata o per l'accoglimento della domanda proposta. La liquidazione del danno non patrimoniale, in particolare del danno morale, avviene in via equitativa, senza la necessità di indicare analiticamente i calcoli posti a base della determinazione dell'ammontare del risarcimento, essendo sufficiente l'indicazione dei fatti materiali tenuti in considerazione e del percorso logico seguito dal giudice, purché la valutazione non risulti radicalmente contraddittoria o macroscopicamente svincolata dai dati di comune esperienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfred - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/03/2019 del TRIBUNALE di CHIETI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ODELLO LUCIA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe il Tribunale di Chieti riformava, ai soli effetti civili, la sentenza con cui il giud…

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