Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25635 del 20 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:25635PEN

Massima

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Il dolo generico, quale elemento psicologico del reato di lesioni volontarie, sussiste nella consapevolezza che la propria azione provochi o possa provocare danni fisici alla vittima, senza che sia necessaria l'intenzione di ledere la persona offesa. Il giudice dell'udienza preliminare, in presenza di risultanze documentali come referti medici attestanti lesioni, non può limitarsi a formulare un giudizio prognostico di innocenza dell'imputato, ma deve valutare se gli elementi acquisiti siano suscettibili di ulteriore verifica in sede dibattimentale, senza operare valutazioni di merito che spettano al giudice naturale. Pertanto, l'erronea applicazione della legge penale e l'omessa valutazione di elementi probatori rilevanti comportano l'annullamento della sentenza di proscioglimento con rinvio per nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TORINO;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3132/2013 GIP TRIBUNALE di ASTI, del 11/12/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. FIMIANI Pasquale, che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza in data 11.12.14 il GUP presso il Tribunale di Asti nel procedimento …

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