Il potere di autotutela amministrativa, quale strumento di riesame e rimozione di un provvedimento già adottato, è connotato da ampia discrezionalità dell'amministrazione e non sorge alcun obbligo di provvedere in capo all'ente pubblico a fronte di una mera istanza di parte, avente carattere sollecitatório. Pertanto, la richiesta di revoca di un atto amministrativo, presentata ai sensi degli artt. 33 e 34 dello Statuto comunale, non impone all'amministrazione l'obbligo di pronunciarsi espressamente, non configurandosi in tal caso un silenzio-inadempimento sanzionabile. L'amministrazione conserva la facoltà di valutare discrezionalmente l'opportunità di esercitare o meno il potere di autotutela, sulla base della sussistenza dei presupposti di legge, senza essere vincolata dalla sollecitazione del privato. Solo ove l'amministrazione decida di riesaminare il provvedimento, essa sarà tenuta a seguire il relativo procedimento e a motivare adeguatamente la propria determinazione finale.