Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14536 del 19 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:14536PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando sussistono tre elementi fondamentali: un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei singoli delitti programmati; l'indeterminatezza del programma criminoso, che lo distingue dall'accordo occasionale del concorso di persone; l'esistenza di una struttura organizzativa, seppur minima, idonea a realizzare gli obiettivi illeciti. La partecipazione all'associazione non richiede necessariamente una condotta contestuale a quella degli altri associati, potendo realizzarsi anche in un momento successivo, purché il soggetto agisca con la consapevolezza di contribuire causalmente alla realizzazione dei reati programmati dal sodalizio. Pertanto, il fatto che un partecipe sia stato contattato solo dopo la commissione dei singoli delitti non esclude la sua responsabilità per il reato associativo, in quanto ciò presuppone che il suo contributo fosse comunque assicurato e atteso dagli altri membri del gruppo criminale. Ai fini della configurabilità del concorso nel reato, è sufficiente che l'attività successiva alla perpetrazione del delitto, svolta in aiuto agli esecutori materiali, sia stata concordata in precedenza con gli stessi per assicurare l'impunità o il conseguimento del profitto, rafforzando così la determinazione dei correi a porre in essere la condotta illecita. La motivazione sulla pena inflitta deve essere specifica solo se questa risulta di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale, potendo altrimenti essere sufficienti espressioni del tipo "pena congrua", "pena equa" o "congruo aumento", nonché il richiamo alla gravità del reato o alla capacità a delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Salerno del 2.4.2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CIANFROCCA Pierluigi;
letta la requisitoria del PG che ha concluso per la inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Salerno ha confermato la sentenza del GIP…

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