Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47053 del 10 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47053PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni, ai sensi dell'art. 12-sexies della legge n. 356/1992, è legittimo quando sussistono il "fumus commissi delicti", ovvero la astratta configurabilità di uno dei reati previsti dalla norma citata, e il "periculum in mora", rappresentato dalla confiscabilità del bene in ragione di seri indizi circa la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi o le attività economiche del soggetto, nonché l'impossibilità di giustificarne la lecita provenienza. Tali presupposti possono essere integrati anche in caso di fittizia intestazione del bene ad una società, qualora emerga che il soggetto ne abbia la effettiva disponibilità e utilizzo, in assenza di adeguata dimostrazione della lecita provenienza del denaro impiegato per l'acquisto. Il sequestro preventivo non richiede la sussistenza degli indizi di colpevolezza né la loro gravità, essendo finalizzato esclusivamente ad assicurare l'esecuzione del successivo provvedimento di confisca, i cui presupposti e struttura sono diversi dall'istituto generale previsto dall'art. 240 c.p. Pertanto, il vincolo pertinenziale tra il reato e i beni oggetto della misura cautelare reale non deve necessariamente rispondere ai requisiti di cui all'art. 240 c.p., essendo sufficiente che il bene risulti nella disponibilità del soggetto indagato per uno dei reati previsti dalla normativa antimafia, in assenza di adeguata giustificazione della sua lecita provenienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Feli - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SC. Ca. , nato a (OMESSO);

avverso ordinanza del Tribunale della Liberta' di Catania resa in data 9 giugno 2009;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. Anna Maria Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto Dr. Delehaye, che ha concluso per la declaratoria di rigetto del ricorso;

sentito il dife…

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