Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3057 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:3057SENT

Massima

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La revoca dell'autorizzazione di pubblica sicurezza e della licenza per il commercio al minuto di oggetti preziosi deve essere adeguatamente motivata e proporzionata alle irregolarità effettivamente riscontrate, non potendo fondarsi esclusivamente sul verbale di contestazione della Guardia di Finanza senza una compiuta verifica istruttoria. L'Amministrazione è tenuta a condurre ulteriori accertamenti per valutare la rilevanza delle omissioni o discrasie riscontrate ai fini della permanenza dei requisiti di buona condotta e affidabilità necessari per lo svolgimento dell'attività, nel rispetto del principio di proporzionalità. La mera contestazione di irregolarità formali nella tenuta dei registri o di lievi difformità quantitative non è di per sé sufficiente a giustificare la revoca, che deve essere adeguatamente motivata e commisurata alla gravità delle violazioni accertate, tenendo conto di tutti gli elementi emersi nel corso dell'istruttoria. Il provvedimento di revoca, in quanto incidente in modo significativo sull'attività economica del titolare, deve essere sorretto da una puntuale e approfondita istruttoria, volta a verificare la sussistenza dei presupposti per l'adozione della misura più grave, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 Cost. Pertanto, l'Amministrazione non può limitarsi a recepire acriticamente il verbale di contestazione della Guardia di Finanza, ma deve procedere a un'autonoma valutazione della fattispecie concreta, al fine di accertare la reale portata delle irregolarità riscontrate e la loro incidenza sui requisiti di affidabilità e onorabilità richiesti per il rilascio delle licenze di polizia, adottando un provvedimento proporzionato e adeguatamente motivato.

Sentenza completa

N. 03659/2013
REG.RIC.

N. 03057/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03659/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3659 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, viale Gramsci n.19;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Caserta, rappresentati e difesi per legge dall'Avvoc. Distrett. Stato Napoli, domiciliata in Napoli, via Diaz, 11;

per l'annullamento

- del decreto cat. 14e/2013 (preziosi), dell'11.06.2013, con cui il Questore di Caserta ha revocato l'autorizzazione di pubblica sicurezza datata 31.05.2012 e la licenza per il commercio al minuto di oggetti preziosi dell'11.10.…

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