Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37248 del 3 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:37248PEN

Massima

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Il tentativo di furto aggravato si configura quando l'agente, dopo essersi introdotto in un luogo di pertinenza di un'abitazione altrui, compie atti idonei e univocamente diretti a forzare l'accesso all'interno dell'abitazione stessa, al fine di impadronirsi di quanto in essa contenuto, anche se l'evento delittuoso non si realizza per cause indipendenti dalla volontà dell'agente. Ai fini della punibilità del tentativo, rileva l'idoneità causale degli atti compiuti per il conseguimento dell'obiettivo delittuoso, nonché l'univocità della loro destinazione, da apprezzarsi con valutazione "ex ante" in rapporto alle circostanze di fatto e alle modalità della condotta, a prescindere dal tradizionale discrimen tra atti preparatori e atti esecutivi. La recidiva, quale circostanza aggravante inerente alla persona del colpevole, deve essere oggetto di specifica motivazione da parte del giudice in ordine alla sua idoneità a rivelare la maggior capacità a delinquere del reo, avuto riguardo alla natura dei reati, al tipo di devianza, alla qualità e al grado di offensività dei comportamenti, alla distanza temporale tra i fatti e al livello di omogeneità esistente tra loro, all'eventuale occasionalità della ricaduta e a ogni altro parametro individualizzante significativo della personalità del reo e del grado di colpevolezza, al di là del mero e indifferenziato riscontro formale dell'esistenza di precedenti penali. Il giudice, in presenza di un "fumus" di incapacità dell'imputato di partecipare coscientemente al processo, non può negare l'indagine peritale senza rendere idonea e convincente motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/11/2021 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO GUARDIANO;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PASSAFIUME SABRINA, ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Messina confermava la sentenza con cui il tr…

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