Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8176 del 24 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:8176PEN

Massima

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Il dolo nella ricettazione può essere desunto anche dalle circostanze del caso, indicative della possibilità che la cosa provenga da delitto, e dall'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta. Ai fini dell'applicazione dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità prevista dall'art. 648 co. 2 c.p., oltre al valore della cosa ricettata, devono considerarsi tutti gli elementi indicati dall'art. 133 c.p., ivi compresa la capacità a delinquere dell'imputato. L'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 c.p. è esclusa quando l'attenuante di cui all'art. 648 co. 2 c.p. è negata non solo per la componente soggettiva, ma anche per quella oggettiva del fatto, come il valore non modesto della cosa e le modalità della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. ((omissis)) - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia e di (OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli, prima sezione penale, n. 5539/2009 in data 10.02.2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;

sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del Sostituto Procurator…

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