Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39373 del 25 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:39373PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si configura quando l'indagato si trovi in un rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale nell'esplicazione del quale egli prende parte al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di osservazione e prova, la rituale affiliazione, la commissione di delitti-scopo, e qualsiasi altro comportamento concludente, purché significativo e idoneo, sotto il profilo logico, ad offrire la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo, con puntuale riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Non rilevano, invece, le situazioni di mera contiguità o di vicinanza al gruppo criminale, le quali non sono sufficienti nemmeno ad integrare la diversa e meno stringente condizione di "appartenenza" ad un'associazione mafiosa, rilevante ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione e che, comunque, postula una condotta funzionale agli scopi associativi, ancorché isolata. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la gravità indiziaria della partecipazione all'associazione mafiosa, deve esaminare complessivamente tutti gli elementi probatori, anche indiziari, che dimostrino il ruolo dinamico e funzionale dell'indagato nell'ambito del sodalizio, senza limitarsi a singoli episodi o a mere situazioni di contiguità, ma verificando la sussistenza di un vincolo stabile e organico con l'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 12/01/2019 dal Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Rosati Martino;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Orsi Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
R…

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