Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 19976 del 23 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:19976CIV

Massima

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Il magistrato non è soggetto a responsabilità disciplinare per condotte poste in essere nell'esercizio delle funzioni quando il fatto contestato sia di scarsa rilevanza, in quanto in tal caso difetta l'elemento oggettivo essenziale della fattispecie disciplinare. L'assoluzione pronunciata in ragione della scarsa rilevanza del fatto non è idonea a incidere negativamente sullo stato di servizio o sul profilo professionale del magistrato, non configurandosi alcun interesse concreto ed attuale all'impugnazione della decisione, la quale non può essere diretta al mero accertamento di una questione giuridica priva di riflessi pratici. Il sistema disciplinare dei magistrati, infatti, è volto unicamente a sanzionare condotte rilevanti sotto il profilo deontologico e non può essere utilizzato per ottenere una valutazione positiva della condotta tenuta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROVELLI ((omissis)) - ((omissis)) f.f.

Dott. ADAMO Mario - Presidente di Sez.

Dott. RORDORF Renato - Presidente di Sez.

Dott. BERNABAI Renato - rel. Consigliere

Dott. CAPPABIANCA Aurelio - Consigliere

Dott. BANDINI Gianfranco - Consigliere

Dott. NAPOLETANO Giuseppe - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 3046/2014 proposto da:

(OMISSIS), elettivamente domiciliato in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), per delega in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBL…

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