Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16974 del 16 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:16974PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa, quale causa di giustificazione, può essere riconosciuta anche in caso di reciprocità di insulti e aggressioni fisiche tra le parti, purché sia accertato che l'imputato abbia agito per la necessità impellente di difendersi da un'azione aggressiva della persona offesa, senza che sia necessario che l'imputato abbia subito lesioni o graffi. Tuttavia, tale ricostruzione alternativa della vicenda, prospettata dall'imputato, deve essere suffragata da elementi di prova nuovi e non già considerati dal giudice di merito, la cui motivazione, in assenza di tali elementi, non è censurabile. Inoltre, la determinazione della pena per il reato di percosse, di competenza del Giudice di Pace, deve avvenire nel rispetto dei limiti edittali previsti dalla normativa speciale, senza che rilevino le condizioni economiche dell'imputato, salvo che queste non siano state espressamente considerate dal giudice ai fini dell'aumento della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 35/2012 TRIBUNALE di GENOVA, del 10/01/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione (OMISSIS), avverso la sentenza del Tribunale di Genova, in…

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